Michele Fiscina, l’atleta paralimpico di Caselle in Pittari che corre contro gli ostacoli della disabilità

Michele Fiscina, classe 1977, è un atleta instancabile. Corre come il vento su quella bicicletta a propulsione. La settimana scorsa ha aperto l’ottava edizione della gara podistica Corrivillammare, che si è svolta nella frazione rivierasca di Vibonati, in provincia di Salerno. In questi giorni, invece, si sta allenando per la quinta tappa Gihb 2019, in programma il 14 luglio prossimo a Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila.

Lo sport è la sua forza: lo ha aiutato a superare i momenti più difficili della vita. A cominciare da quel terribile incidente stradale, avvenuto nel 2001, che gli ha provocato l’amputazione della gamba sinistra.

Dopo una lunga fase di riabilitazione, Michele si avvicina alla pallavolo, attraverso la squadra Volley Academy del mister Teodoro Cicatelli.

Partecipa a diversi tornei nazionali e regionali, ma sogna il paraciclismo. Resta, però, un ostacolo da superare: il costo elevato delle speciali bici utilizzate nelle corse di handbike.

Un incontro fortunato gli permette di realizzare il suo desiderio. Durante un ciclo di terapie al centro Inail di Budrio, alle porte di Bologna, incontra Alex Zanardi, il pilota di Formula 1, reduce da un tremendo impatto in una gara dove ha perso entrambe le gambe.

L’ex campione di automobilismo gli offre la possibilità di avere in comodato d’uso gratuito una bici per gareggiare. Si realizza così il sogno di Michele Fiscina, il 38enne di Caselle in Pittari (Salerno) che corre per testimoniare che «la disabilità non è un ostacolo, anzi, fare sport aiuta a superare l’idea che la diversità sia un limite».

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