Mingei, o l’arte della diversità

A Tokyo una mostra ha celebrato la bellezza “innocente” degli oggetti anonimi di uso comune. E fa riflettere sull’importanza di valori come unicità e diversità.

Al 21_21 Design Sight di Tokyo la mostra Mingei – Another Kind of Art ha celebrato la bellezza degli oggetti comuni di uso quotidiano e “anonimi”, cioè realizzati non da designer ma da artigiani. Il termine Mingei – letteralmente “arte popolare” – definisce proprio questo concetto, ed è stato coniato dall’artista, studioso e collezionista Soetsu Yanagi (1889-1961).

Vista della Galleria 2 (ph. Masaya Yoshimura)

La mostra è stata curata dal celebre product designer giapponese Naoto Fukasawa, che ha selezionato 146 utensili tradizionali e contemporanei provenienti dalla collezione del Japan Folk Crafts Museum di Tokyo. Il tema sottotraccia è l’importanza di preservare l’unicità e la diversità, in un mondo sempre più globale che tende a favorire l’uniformità.

Mariko Ohya “Fotografie moderne del MINGEI Contenitore per alimenti a forma di crisantemo coperchiato in vetro soffiato a stampo”.

Nell’esposizione, l’artigianato tradizionale giapponese è stato accompagnato dai pensieri di Fukasawa su questa particolare forma d’arte e da filmati che catturano le vite e le opere degli artigiani Mingei, custodi della tradizione nel Giappone contemporaneo, dove le usanze del passato costituiscono la massima fonte di ispirazione per il design del futuro.

 

 

da abitare.it

 

 

 

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