Valorizzare la diversità individuale emancipandosi dagli stereotipi

Ilaria De Sio, direttore responsabile Il Sole e Le Nuvole

di Ilaria De Sio

La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.” Ha Scritto un giorno il sociologo Gregory Bateson.

La normalità sembra essere da sempre il metro grazie al quale misurare ogni tipo di relazione ed interazione, spesso e forse anche inconsapevolmente si tende a giudicare come anomalo ogni tipo di comportamento che differisce da ciò che la maggioranza della società ritiene giusto e normale, questo atteggiamento si materializza in ciò che potremmo definire l’anticamera della discriminazione. L’origine di questa condizione risiede nella cieca obbedienza agli stereotipi, pregiudizi che servono a interpretare e a fare previsioni sulla realtà. Lo stereotipo costruisce quindi un’idea in merito a cosa aspettarsi da una determinata situazione, ogni violazione a quanto stabilito dallo stereotipo viene interpretata come comportamento deviante, l’idea di fuori uscire da questi schemi provoca un senso di preoccupazione in tutti gli individui. Viviamo quindi, in una società in cui prima di poter decidere chi siamo, ci vengono consegnate delle immagini precise di come dovremmo essere, come una sorta di etichetta talmente vincolante che quasi ci si convince che quelle immagini siano naturali e innate in ogni persona. In realtà bisognerebbe comprendere che ogni individuo ha il potere di mettere in discussione quei modelli comportamentali che ci si è sempre sentiti in obbligo di rispettare ma che in quanto imposti da altri non potranno mai appartenere in modo pieno a nessun individuo. Esiste quindi una direzione da seguire in questo scenario che consiste nel valorizzare l’essenza della persona nella sua unicità, affermando l’importanza dell’alterità e della differenza. Gli individui dovrebbero essere tutelati anche in un’epoca in cui le differenze vengono omologate, in cui si parla di globalità e si rischia di dimenticare il vero senso del termine “individuo”, il suo essere singolare nella vasta pluralità degli esseri umani. La diversità non è un qualcosa da tollerare a malincuore ma un aspetto da tutelare e valorizzare, perché rende possibile lo scambio, il dialogo, la creazione, l’innovazione e la cooperazione tutti elementi che animano il nostro mondo e che rendono possibile l’evoluzione della nostra società.

 

 

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