‘Mio padre Little Tony’: un ‘cuore matto’ tra solitudine e successo nel nuovo libro di Teresa Giulietti e Cristiana Ciacci

Dopo il grande successo di ‘Parma Meravigliosa’, omaggio affettuoso alla bellezza della sua città, Teresa Giulietti insieme a Cristiana Ciacci torna in libreria con un libro intenso che parla di cuore e solitudine, un ‘cuore matto’ che non trova spazio per l’affetto più semplice o forse sì, nonostante lui.

Il volume ‘Mio padre Little Tony’ edito da Bertoni Editore sarà presentato da Mara Venier, che ne ha curato la prefazione, durante la puntata di Domenica In che andrà in onda il 30 maggio su Rai 1 in presenza di Cristiana Ciacci che conosce la conduttrice da quando era piccola.

È la storia di Cristiana Ciacci, unica figlia del grande Little Tony (al secolo Antonio Ciacci) ma anche la storia di un’epoca, quella degli anni ‘60 e ‘70 in cui la trasgressione e l’emancipazione si fanno largo in un’Italia ancora ben piantata nelle tradizioni ma con un occhio, o forse meglio dire un orecchio, al mito moderno del sound rock inglese e americano e tutta la cultura di rottura che ne consegue. E Little Tony interpreta pienamente le due anime del momento storico. Figlio d’arte, il padre suonava la fisarmonica alle feste di paese, si trasferisce a 16 anni in Inghilterra per assorbire e imparare il fermento artistico di quegli anni e tornare in Italia con grandi successi come ‘Riderà’ e ‘Cuore matto’.

E proprio da questi successi nasce la storia d’amore con la bellissima Giuliana Brugnoli, hostess di lungo raggio che nel ‘74 da alla luce Cristiana, una figlia adorata ma a distanza, una bambina che cresce sempre in attesa di abbracci tra una tournée del padre e un volo transoceanico della madre.

Figlia di due grandi successi, quello musicale del padre e quello rivoluzionario di una donna emancipata e autonoma, Cristiana capta e impara i valori di una famiglia tradizionale ma non li sente mai addosso, tanto da trasformarli in una vera e propria mission della sua vita, inseguendo come unico sogno il progetto di una famiglia e tanti figli da abbracciare.

“Ne ha avuti 5 da tre padri diversi, 5 ragazzi meravigliosi, amati e accompagnati da una mamma iperpresente in tutte le loro scelte, tutti con un nome che inizia per M..come mamma. Una rivincita, un riscatto, una solitudine da abitare e non regalare mai, un errore subito da non infliggere mai più” ci spiega Teresa Giulietti..

Ricchezza, notorietà e successo diventano per lei solo ostacoli a quell’abbraccio quotidiano mancato e atteso quando era solo una bambina.

“Questa è la storia di un rapporto d’amore conflittuale tra un uomo generoso e affettuoso con il suo pubblico ma poco presente per la figlia che ha saputo ribellarsi alle mancanze subite tramutandole in punti di forza della sua vita” ci dice Teresa Giulietti scrittrice e autrice del libro insieme a Cristiana-Una donna che nonostante tutto è riuscita a realizzare il suo sogno di avere una famiglia e essere una madre”

50 ‘tate’ in una casa troppo grande e troppo vuota, la madre in un appartamento in centro dove si fermava quando faceva scalo a Roma, il padre tra un concerto e l’altro in giro per l’Italia abitava in una villa sull’Appia Antica circondato da amici, musica e donne sempre diverse, e Cristiana che aspetta.

Sa cos’è una famiglia, la nonna paterna Candida sempre presente nella sua infanzia glielo insegna, ma lei non vive la sua e si sente invisibile. Tanto invisibile da voler quasi sparire, e inizia così la sua lotta con l’anoressia, contro il cibo che la nutre, contro un corpo che non rispetta per la troppa fame d’affetto che non colma mai, un grido d’allarme, un ‘sono qui, non mi vedete?’ che sembra rispondersi ‘sparisci..forse allora ti noteranno’.

Ma le malattie dell’anima a volte si negano per non farsi domande o per paura delle risposte e il padre Little Tony fa finta di non vedere le tracce di debolezza in una figlia amatissima che avrebbe voluto ‘spumeggiante e sfavillante come le sue giacche’ come riferisce Teresa Giulietti con un’immagine efficacissima.

E invece Cristiana è schiva, riservata e poco incline al palcoscenico, un’anima tormentata e profonda molto diversa dalle ‘fidanzate di papà’, come lui l’avrebbe voluta, una figlia scomoda per due genitori troppo scomodi per lei, impegnati a inseguire il loro sogno di felicità e un’immagine pubblica vincente senza mai smettere di amarsi attraverso l’immagine riflessa negli occhi dell’altro nonostante la separazione, per fermarsi a guardare ‘l’effetto che fa’ su chi forse aspettava solo che qualcuno le chiedesse quale fosse il suo di sogno.

E Teresa Giulietti, che di storie ne ha raccontate tante, entra perfettamente in questa anima inquieta e attraverso le parole sembra farle fare la pace con un passato ingombrante, ne esce una donna forte, tanto forte da non nascondere nessuna ferita, orgogliosa della sua fragilità ormai tanto maneggiata da diventare un pregio, o meglio, quasi un’amica.

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