Airola (Benevento), un progetto di musicoterapia per i ragazzi del carcere minorile

“È importante che la musica entra in carcere, perché aiuta a risvegliare la sensibilità emotiva di questi giovani”, afferma il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, a margine della presentazione del progetto di musicoterapia nell’Istituto di pena minorile di Airola, promosso dall’associazione culturale e musicale “Ad alta voce” del maestro Carlo Morelli del teatro San Carlo di Napoli e di cui fanno parte diversi musicisti e cantanti. L’iniziativa, voluta dal Garante campano, si concluderà con uno spettacolo canoro.

“Il progetto di musicoterapia – precisa Ciambriello – può essere concepito solo all’interno di un contesto relazionale che abbia come fine ultimo l’uomo, le sue sensazioni, il suo disagio. L’arte crea e rigenera emozioni. La musica, in particolare, è un importantissimo veicolo di socializzazione, fondamentale per ricucire lo strappo tra sé e sé, ma anche tra sé e il mondo. Questo progetto rappresenterà un momento di esplorazione delle proprie emozioni, di progettualità del futuro”.

 

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