Napoli, le linee guida per arginare le ricadute sociali delle ludopatie

Rafforzare i percorsi di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo, approvazione del nuovo regolamento, revoca delle licenze irregolari, azione di emersione delle persone affette dalla ludopatia nelle scuole e rispetto divieto delle pubblicità. Questi sono gli indirizzi e obiettivi emersi in Commissione Politiche Sociali presieduta da Massimo Cilenti (Napoli Libera) dove si è discusso degli interventi che il Comune di Napoli deve intraprendere per arginare le ricadute sociali della ludopatia, inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra le malattie che creano dipendenza al pari di droghe e alcool. “Un fenomeno generato in Italia dalla scelta dello Stato di derubricare a gioco il settore dell’azzardo – spiega Cilenti – facendo ricadere sulle regioni i costi sanitari e sui comuni i costi sociali. È evidente che occorre inserire le azioni di prevenzione e cura al disturbo da azzardo patologico nel prossimo Piano di Zona”. Presenti Pasquale Riccio e Anna Cigliano per la rete Mettiamoci in gioco e Riccardo Vizzino dell’associazione Il Dado. Toti Lange (Gruppo Misto) ha evidenziato l’importanza di rafforzare gli interventi di prevenzione e cura, piuttosto che sull’azione di repressione del fenomeno. Per Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde) si deve investire nel rafforzare i servizi in rete tra Asl, Comune, scuole e associazioni. Maria Grazia Vitelli (Partito Democratico) ha aggiunto che le azioni devono essere mirate a costruire una rete sociale anche con le famiglie. Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) suggerisce, previo parere con l’avvocatura, di approvare un regolamento comunale che superi la legge regionale n.2/2020. Iris Savastano (Forza Italia) ha proposto la redazione di un documento contenente le linee guida.

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