Donne Imprenditrici straniere in Italia in periodo Covid-19 : Naima

Noceto è un paese di circa 13.000 abitanti dell’alta provincia di Parma, un territorio abitato già in epoca preistorica quando il ritiro delle acque permise i primi insediamenti.

Noceto è anche conosciuta per il suo splendido Castello Rocca dei Sanvitale. Di origine medievale, nel 2005 è diventato il “Castello della Musica”, coniugando arte, storia e cultura. Il complesso ospita il Museo del Disco antico e il Museo della Liuteria, oltre che la prestigiosa Scuola Internazionale di Liuteria del Maestro Scrollavezza.

La sartoria di Naima si trova nel centro del paese. Nata a Mohammedia, della regione Casablanca-Settat, in Marocco, Naima arriva in Italia nel 1994 con la sua famiglia. Inizia a lavorare come sarta per approdare, poi, alla casa di moda Chanel. Nel 2003  decide di aprire un’attività tutta sua e si specializza in modellista di pelletteria e tessuti.

Entrando si è avvolti da un piacevolissimo profumo di incenso, in una miriade di tessuti e pelli dai colori sgargianti. Con lei lavorano due dipendenti che, a causa della pandemia, ha dovuto mettere in cassa integrazione.

Per le sue creazioni  esclusive, la sua sartoria e il suo lavoro sono molto apprezzati, tanto che si sono interessate a lei riviste specializzate di moda e la stampa nazionale. Ha vestito molti personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui Paolo Bonolis e Jerry Scotti. Ha avuto anche l’occasione di presentare le sue creazioni in una sfilata di moda.

Poi, a febbraio, arriva la notizia che in un paese della Lombardia ci sono i primi contagiati dal coronavirus. Per lei, la sua famiglia, la sua sartoria inizia un periodo difficile e di grande paura.

Naima mi racconta che, verso la metà di febbraio, quando viene dichiarato ufficialmente lo stato di pandemia, una mattina entra in sartoria un signore anziano chiedendole di riparare la mascherina che indossava. Allora non era ancora obbligatoria. “ Io, invece di ripararla, gliene faccio subito una nuova per lui e per la moglie, e, da quel momento, non ho più smesso di farne. Qui, a Noceto, sono stata la prima a realizzarle, per privati e, poi, anche per tutte le associazioni del paese e per chiunque me le chiedesse. Alla fine, quelle fatte sono state circa seimila. Alcune erano personalizzate, altre andavano bene come le proponevo.

Prima di salutarla, le chiedo quali difficoltà, oltre al danno economico, le ha causato il lockdown. Non poter vedere e parlare con i miei clienti e il terrore che il virus potesse colpire la mia famiglia e i miei amici. Ora per fortuna abbiamo riaperto e iniziato di nuovo a lavorare e questo è l’importante.

Se questo articolo ti è piaciuto, fai una donazione a "Il Sole & le Nuvole” DONA ORA

Lascia una replica

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui