Carceri: a Eboli i detenuti diventano agricoltori sociali

Un terreno dell’Istituto penitenziario di Eboli diventerà un “Orto Condiviso”, curato direttamente dai detenuti del carcere salernitano.

Il progetto di agricoltura sociale, nato dalla collaborazione tra il penitenziario, la Coldiretti Salerno e l’associazione di volontariato Gramigna di Pago Veiano (Benevento), è uno strumento che offre opportunità di riabilitazione e integrazione. Con l’orto condiviso, infatti, i detenuti cureranno lo spazio incolto all’interno della cinta muraria del Castello Colonna, guidati dagli esperti di Coldiretti Salerno che metteranno a disposizione anche semi, piantine e tutte le attrezzature necessarie.

In occasione dell’avvio del progetto, Coldiretti Salerno ha anche donato alla struttura penitenziaria di Eboli pacchi solidali con prodotti a Km0: presenti all’iniziativa il presidente Vito Busillo e il segretario di zona Paolo Farace, il direttore della Casa di Reclusione Concetta Felaco, il Comandante della Polizia Penitenziaria Gianluigi Lancellotta, l’educatore Enrico Farina e Rosario Meoli dell’associazione Gramigna.

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