Donne Imprenditrici straniere in Italia in periodo Covid-19

In esclusiva il reportage del fotoreporter Sandro Capatti dedicato alle donne imprenditrici straniere. Ogni sabato vi racconteremo una storia nuova.

Nadia

Siamo nella parte vecchia della città di Parma, da sempre chiamata quartiere dell’oltre torrente. La Parma, infatti, divide la città in due parti: la parte del centro storico, dei monumenti, del duomo, del palazzo comunale e la parte più moderna, dello shopping, dove troviamo i negozi con le più importanti griffe della moda e non solo.

Il nostro viaggio/reportage sulle donne imprenditrici straniere inizia a Parma proprio nel quartiere dell’oltre torrente. Entriamo in una piccola bottega di un palazzo degli anni 60/70; in vetrina ci sono due manichini che espongono abiti lunghi molto colorati e, sul lato destro, molti abiti delle sue creazioni.

Seduta alla macchina da cucire, Nadia, titolare della sartoria originaria della Costa D’avorio.

Appena mi vede, lascia la macchina da cucire, si alza in piedi e mi viene incontro. Non possiamo darci la mano, però mi dice che mi stava aspettando. Le spiego la finalità del progetto e lei, molto colpita ed entusiasta, mi chiede che tipo di foto voglio fare e iniziamo.

Nadia è una sarta molto conosciuta nel mondo della sartoria in generale e anche dell’alta moda. Mi racconta che per dieci anni fa l’apprendista nel suo paese natale, Aboisso, in Costa D’avorio; dal 2004 è in Italia con la sua famiglia, si sposta in alcune città, compresa Milano dove, il 25 gennaio scorso, poco prima dell’arrivo del Covid-19, viene invitata a partecipare ad una serata di moda con una sua creazione di abiti femminili, riscuotendo grande apprezzamento.

Nadia crea collezioni di ogni tipo, sempre e solo abiti femminili, ma nel quartiere dove si trova svolge anche il lavoro di sarta, prevalentemente per le comunità africane ma anche per i cittadini di Parma. Mi spiega che creare un abito importante di alta moda o un abito normale, per lei, non cambia assolutamente nulla, perché ci mette la stessa cura e passione.

Le chiedo cosa significa essere una donna imprenditrice straniera in Italia, in un momento difficile come questo, alla ricerca di un ritorno alla quasi normalità. “Mi dà tanta forza e tanta dignità, voglia di lavorare e di creare abiti”

Come ultima curiosità, le chiedo se ha un sogno nel cassetto; lei mi risponde: Creare una linea di moda tutta mia.

…Ma il nostro viaggio è solo all’inizio. Altre storie ci aspettano, storie di donne straniere che, con coraggio e fierezza, in un momento così drammatico, continuano a impegnarsi per realizzare il loro sogno imprenditoriale.

Continuate a seguirci……

 

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