Le novità del turismo immersivo

realtà virtuale
Turismo immersivo

di Giovanni Moccia

Nell’ambito del turismo sostenibile, un ruolo di primo piano sempre più significativo lo sta assumendo il cd. turismo immersivo.

Cambia il mondo, cambia il modo di vedere la realtà.  La Realtà Virtuale o Immersiva è la più grande rivoluzione tecnologica del futuro e il turismo è il settore che sarà maggiormente sconvolto dal suo utilizzo.

Devices per la realtà virtuale come Oculus Rift o Samsung VR, navigazione a 360 gradi da pc, app dedicate, library di contenuti fruibili in navigazione immersiva: sono tante le opzioni che gli operatori del settore turistico hanno a disposizione per offrire ai potenziali clienti un’anticipazione quanto più appetitosa delle loro proposte di viaggio.

Il turismo immersivo e i grandi tour operator

I grandi tour operator italiani si stanno già muovendo in questa specifica direzione. Già dalla primavera del 2016 MSC Crociere ha abbinato ad ogni catalogo una card che, grazie alla app MSC 360VR realizzata ad hoc, consente di esplorare e scoprire in anteprima la vacanza. Ha debuttato a fine settembre 2019 l’iniziativa di Alpitour World e del suo brand più “social” Villaggi Bravo. Anche il brand Francorosso si sta muovendo nella stessa direzione.

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Turismo immersivo

L’espansione 

Il turismo immersivo sta diventando pervasivo in quanto non riguarda solo gli operatori turistici ma anche altri ambiti. Lezioni di cucina, corsi di artigianato, classi di yoga sull’oceano o tour personalizzati in quasi tutte le città del mondo e in Italia ne sono la dimostrazione più concreta.

Negli ultimi anni visitare i musei non basta più a rendere unici i viaggi: sono sempre più numerose le “esperienze” organizzate in loco per rendere il turismo “immersivo”, il più possibile a contatto con la cultura locale.

Evidentemente possiamo dire che questa formula di turismo non sostituisce quella della visita in presenza ma è diventata necessaria in piena fase Covid per poi, finita la fese emergenziale, divenire spesso centrale nell’offerta turistica.

Questo perché mantiene vivo l’interesse del visitatore per realtà e contesti al momenti qualora difficili da raggiungere fisicamente.

Tutto ciò ha fatto sì che la realtà virtuale trovasse molto interesse anche da parte della Pubblica Amministrazione, in particolare per ciò che riguarda la fruizione dei beni artistici, culturali e paesaggistici del Belpaese.

Nello specifico, poi, del nostro territorio, così ricco di bellezze naturali paesaggistiche, archeologiche e così via, può essere veramente molto utile ed importante collegare la fruizione del turismo cd. tradizionale de visu con quello virtuale per favorirne una prima conoscenza da parte di fette di mercato lontane da noi.

Finanziamenti

Non mancano, poi, strumenti di finanza a sostegno di iniziative di questo genere. Tra le varie cito Cultura Crea, misura promossa da Invitalia, a sostegno tra l’altro dell’industria culturale e capace di coprire l’investimento, sia in fase di startup che in quella di ammodernamento, fino al 90% della spesa necessaria.

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